17 Ottobre 2021

L’Editoriale #3

Due parole con...

In qualità di portavoce del Comune di Isola Vicentina, quali sono le caratteristiche di questo territorio?

Isola Vicentina è un comune di circa 10300 abitanti, situato a metà strada fra Vicenza e Schio, nel nord dell’alto vicentino; è equidistante dalle città più importanti della provincia e ora grazie al nuovo raccordo autostradale della Pedemontana che unisce le sponde vicentine a quelle trevigiane, le distanze spazio – temporali si sono notevolmente ridotte: partendo da qui si può raggiungere la località di Bassano Del Grappa in meno di un quarto d’ora. La superficie territoriale si estende per quasi 25 chilometri quadrati, una distesa di terra caratterizzata da pianura e collina, che si affaccia ai promontori delle Piccole Dolomiti e della Lessinia, dove i paesaggi agresti e urbani si sono coniugati in maniera ottimale in termini di preservazione del territorio. 

Mentre sotto il profilo storico, a Isola Vicentina venne ritrovato nel 1992, durante degli scavi di estrazione di argilla, un’antico manufatto in pietra, datato intorno al IV a.C.,  in cui compare per la prima volta la parola Veneto. La stele di Isola Vicentina, oggi conservata al Museo Naturalistico di Vicenza, è ritenuta dall’archeologia uno dei più importanti reperti della Regione. Possiamo dire che Isola Vicentina rappresenta una piccola Betlemme in termini storici culturali. 

Territorio, comune e aziende…

F.E.G.Il territorio di Isola Vicentina è stato sempre di vocazione prevalentemente agricola. Negli anni ’60, grazie al merito dell’allora primo cittadino e consigliere regionale, Giuseppe Sbalchiero, il comune di Isola Vicentina fu classificato fra quelle aree depresse della Regione Veneto, intese come zone prive di industrializzazione, ove si registrava solo agricoltura e un artigianato molto povero. Da lì in poi, si manifestò una grande capacità imprenditoriale di evolversi dall’agricoltura, senza tuttavia abbandonarla, sia in termini di attività che di cultura.

Iniziò un primo sviluppo industriale legato alla lavorazione della terra, a partire dalle cave di argilla, fino ad arrivare a un artigianato specializzato nella produzione di laterizi, evoluto nel mattone e in tutto ciò da cui deriva l’edilizia. Questo settore successivamente fu indebolito a causa della crisi nata a partire dal 2008, permettendo ad altri di svilupparsi, riuscendo così a mantenere un alto livello di occupazione nel territorio. Il tessuto sociale e lavorativo si modificò, non più solo legato alle lavorazioni della terra, ma anche rivolto ad altri ambiti produttivi, quali ambientali, chimici, metallurgici  e tecnologici. 

Il caso di LAPRIMA PLASTICS è sicuramente significativo in quanto non solo si è riusciti a recuperare un sito industriale, oggetto di un pregresso fallimento, causato dalla crisi del settore tessile degli anni 90’, ma è stato possibile realizzare un recupero nel recupero: la riqualifica di un area industriale abbandonata attraverso l’inserimento di un’attività produttiva dedita al recupero e al riciclo di scarti e residui plastici industriali.

L’azienda tessile di allora, la filatura HF, diede molto lavoro a diverse famiglie del territorio, è stata una di quelle imprese che potenziò lo sviluppo industriale di Isola Vicentina.  Il fallimento e di conseguenza l’abbandono del sito produttivo provocò un certo sentimento di rassegnazione. L’arrivo di LAPRIMA PLASTICS fu accolto con interesse, stupore e soddisfazione, inteso nell’ottica in cui nulla si distrugge ma tutto si trasforma. Il comune stesso è un’azienda pubblica, è un ente pubblico che offre servizi pubblici. Ciò che ho cercato di fare come Sindaco in questi sei anni di mandato è stato quello di attivare una stretta collaborazione con le diverse realtà imprenditoriali presenti sul territorio, tramite un dialogo costante e continuo; soprattutto abbiamo costituito una Commissione per le attività produttive che ha il compito sia di mantenere attivo il livello del dialogo sia di mantenere alta l’attenzione sulle istanze di queste aziende, possibilmente anticipandole. Il nostro driver è sicuramente il dialogo e la collaborazione.

«È stato possibile realizzare un recupero nel recupero: la riqualifica di un area industriale abbandonata attraverso l’inserimento di un’attività produttiva dedita al recupero e al riciclo di scarti e residui plastici industriali».

Che tipo di istanze ricevete dalle aziende?

F.E.G.: La domande più significative che vengono sollecitate dalle diverse aziende  vertono principalmente su temi di sicurezza sul lavoro e possibilità di sviluppo di infrastrutture, non solo in termini di logistica, trasporti e mobilità, ma in particolare in termini tecnologici come la digitalizzazione del territorio, la possibilità di investire nel potenziamento delle reti di telecomunicazione, con connessione a banda larga, che purtroppo non è competenza del comune, ma regionale e ministeriale. Il comune raccoglie le istanze e le sollecitazioni per poi trasferirle agli enti superiori.

Il comune come dispositivo di connessione: vantaggi, benefici e limiti...

F.E.G.: La collaborazione fra il comune di Isola Vicentina e le imprese locali, non è sufficiente se vogliamo fare in modo che sia efficiente per il benessere della comunità. Il dialogo fra queste due realtà si deve estendere e rivolgere a tutta la collettività, tenendo in considerazione anche delle associazioni e dei gruppi di volontariato. Le aziende stesse sono sollecitate a rivolgere la propria attenzione al territorio e all’ambiente in cui operano. Non si parla solo di imprenditori e sindaco ma di intera comunità ovvero l’insieme di gruppi, di famiglie, di lavoratori e di cittadini appartenenti a un specifico territorio. 
In questi termini parliamo di welfare, un tema che è sempre più caro all’attenzione degli imprenditori, un elemento che va ad arricchire anche le strategie di marketing e di branding aziendale, divenendo se vogliamo più attrattive per i lavoratori rispetto ad altre. Siamo sicuri che se c’è un miglioramento continuo da parte di aziende, amministrazione comunale e dipendenti, questo piò generare vantaggi competitivi anche per il territorio. 

LAPRIMA PLASTICS è un esempio virtuoso, insieme all’Ing. Dall’Amico abbiamo coltivato sempre più l’attenzione verso l’ambiente. La sua attività di riciclo e nobilitazione delle materie plastiche realizzata al fine di preservare il capitale ecologico ambientale, sposa a pieno titolo le politiche di sostenibilità ambientale del comune di Isola Vicentina, che sono nel solco delle politiche comunitarie europee del Patto dei Sindaci, un piano d’azione per l’Energia Sostenibile e il Clima, che vede partecipi enti pubblici, aziende e famiglie. Da rapporti bilaterali a multi direzionali che coinvolgono comunità e territorio. 

«Tutti devono giovare dei rapporti e dei benefici che si possono generare da essi, affinché si crei una comunità sana e resiliente capace di agire e reagire collettivamente».

Il vostro impegno per la cultura?

F.E.G.: Come amministrazione comunale abbiamo svolto diverse attività di carattere culturale e sociale. Da parte nostra in particolare, grazie all’immenso contributo del nostro responsabile amministrativo e contabile, il Dott.re Ettore dal Santo, c’è sempre stata una solida volontà nel sviluppare un’identità propria del comune e del territorio sotto il profilo culturale, a partire dalla manifestazione letteraria Profumo di Carta, giunta felicemente alla 5° edizione, e di seguito Isola Vicentina in Doc, rassegna di documentari d’autore, oltre a una serie di altre attività realizzate in collaborazione con le associazioni locali, con l’intento di incrementare il livello di culturale della popolazione e sollecitare un sentimento di appartenenza al territorio, scaturito anche grazie alla riattivazione del Premio Communitas Insularum – rimasto in sospeso per più di dieci anni – un’iniziativa nata nel 1963, istituita per riconoscere i cittadini che si sono distinti in Italia e nel mondo nell’ambito della scienza, della storia, della letteratura, della musica e della cultura, come Romano Guardini o Federico Faggin. 

Effetti riscontrati attraverso queste attività?

F.E.G.: Abbiamo notato da parte della popolazione e della cittadinanza locale e della provincia un cambio di passo, più che un cambio possiamo dire di aver iniziato a realizzare un nuovo percorso insieme, si tenga presente che prima del nostro mandato questo tipo di proposte non esistevano, o comunque erano lasciate alla gestione delle associazioni, a Isola Vicentina si svolgevano quasi solo le classiche sagre di paese. La cultura è un motore lento, un prezioso volano per la crescita sociale ma con effetti a lungo termine, non immediati. Ci sono voluti quasi tre anni per fidelizzare i cittadini, renderli partecipi e abituarli alle nuove proposte.

Salvaguardia e Tutela ambientale come valore condiviso…

F.E.G.: Sono valori che devono essere condivisi collettivamente e perseguiti singolarmente. Nel nostro programma c’è l’attenzione agli effetti dei cambiamenti climatici sulla gestione delle acque meteoriche, vi è in attivo il piano di azione per l’energia sostenibile e il clima, che lavora sulla riforestazione urbana, e sulla consapevolezza del consumo energetico dei diversi edifici, quanto sullo sfruttamento delle incentivazioni che lo stato mette a disposizione con i vari bonus. La nostra volontà è di rendere l’ente pubblico vicino al cittadino in un percorso di sensibilità ambientale che necessita continuamente di cura, promozione, preservazione e valorizzazione.